In questo periodo, in Italia, si stanno attivando, in alcune città, nuove linee vdsl che partono dal ripartilinea e arrivano a casa del cliente (vedi l’articolo “Ngan – FTTCab: Fibra ottica e Vdsl“).
Nel ripartilinea troviamo utenze con doppino abilitato per la Vdsl e utenze in Adsl servite direttamente dalla centrale telefonica di appartenenza.
La domanda a questo punto sorge spontanea: “Esiste compatibilità spettrale tra Adsl2+ e Vdsl?“, in altre parole possono esserci interferenze tra Adsl2 e Vdsl?
Occorrerebbe dire che le problematiche di compatibilità spettrale, sorte dall’introduzione sulla rete di accesso (Ngan) del trasporto congiunto di vdsl e adsl2+, sono di recente studio e non ancora completamente risolte.
La problematica alla base può essere riassunta in maniera alquanto semplice:
Al segnale Adsl2+ di un utente, una volta arrivato al ripartilinee e indebolito (attenuato) dal percoso centrale telefonica – ripartilinee (rete primaria), viene affiancato quello di un utente Vdsl il cui segnale (trovandosi nello stesso settore di cavo) risulterà, per ovvi motivi, di intensità maggiore.
Il ripartilinea, avendo nel suo cabinet overlay l’Onu, rappresenta il punto in cui il segnale Vdsl si trova al suo massimo livello di potenza.
In una situazione del genere, a causa della diafonia, il segnale proveniente dalla centrale (Adsl) potrebbe essere degradato in maniera eccessiva.
Per evitare le interferenze e avere compatibilità spettrale le Vdsl in tecnologia Fttcab non usano la banda che va da 138 Khz a 1,1 Mhz.
Rimane aperta la problematica dell’uso, da parte della Vdsl, della banda tra 1,1 Mhz e 2,2 Mhz, che può degradare un segnale Adsl2+ portando la capacità del canale in downstream di quest’ultimo a valori molto vicini a quelli di una Adsl standard (8 Mbit).
Vedi anche: